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Continuano le iniziative volte all’aggregazione e alla condivisione per i pazienti della Karol CTA che questo weekend hanno approfittato dello splendido sole di Palermo per visitare Villa Giulia, il giardino pubblico di Palermo, sito sul confine del quartiere Kalsa, tra via Lincoln e il Foro Italico, e adiacente all’Orto botanico cittadino.

Di seguito potrete osservare una piccola gallery della giornata con le foto scattate direttamente dai nostri pazienti.

 

Inizio d’anno pieno di curiosità e mistero per il nostri pazienti della Karol CTA che per il primo weekend del 2018 hanno scelto di visitare Il Castello di Carini, una fortezza medievale ad opera del primo feudatario normanno Rodolfo Bonello.

Il castello divenne  famoso per la tragica vicenda del 4 dicembre 1563, quando donna Laura  Lanza di Trabia, la baronessa di Carini, venne uccisa dal padre  per motivi di onore insieme al presunto amanteLudovico Vernagallo.

L’amaro caso della signora di Carini non fu subito di dominio pubblico, la potenza delle famiglie coinvolte mise subito a tacere i diaristi del tempo, che si limitarono a riportare solo la data e la notizia della morte della signora di Carini. Don Cesare Lanza di Trabia sarà assolto in virtù della legge vigente e l’anno successivo insignito del titolo di conte di Mussomeli.

Una leggenda narra che in occasione dell’anniversario del delitto comparirebbe, su un muro della stanza dove venne uccisa Laura, l’impronta della mano insanguinata lasciata dalla baronessa uccisa.

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale siamo lieti di approfondire la grande attenzione e impegno che la Karol C.T.A dedica alle numerose attività di reinserimento sociale organizzate dai nostri operatori nei confronti dei nostri numerosi ospiti.

Un’attività in particolare che sta riscontrando un grande successo è il progetto “Karol Orto Bio” redatto da Karol e CODIFAS. Tale attività prevede l’inserimento dei nostri ospiti con disabilità psichiche in attività lavorative che diano competenze professionali, autonomia manuale e stimolino le capacità di interazione sociale.

L’orto terapia mira a:

 

  • Sviluppare la motricità, infatti la coltivazione e la raccolta stimolano il movimento dei nostri ospiti.
  • Migliorare le capacità di apprendimento grazie alla memorizzazione dei nomi di alcune piante e alle relative tecniche di coltivazione.
  • Rafforzare l’autostima, i nostri ospiti infatti hanno un ruolo centrale e attivo nello svolgere queste attività che comporta in loro un inevitabile senso di orgoglio e soddisfazione personale.
  • Favorire la Socializzazione. I nostri ospiti si ritrovano immersi in un’attività in cui l’elemento essenziale è proprio la cooperazione e la condivisione degli spazi, ciò fa si che si possano evitare quei fenomeni non rari di incupimento o isolamento.
  • Favorire il reinserimento sociale. Al termine di questi percorsi riabilitativi infatti, si acquisiscono capacità e metodi funzionali al fine di un corretto reinserimento nel tessuto lavorativo e sociale.

 

Siamo felici di avere riscontato un grande entusiasmo e partecipazione da parte dei nostri ospiti.  I prodotti coltivati disponibili in diversi mercati della città acquistabili in cambio di una libera offerta.